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per denari, e quando vendono l’indulgente plenarie, e cosí il paradiso con tutte le sue letizie? — Respondo: Si, quando fusse il vero; ma è un’alchimia da essi truovata, per fare, con quelle loro bolle, del piombo, oro. Se ti fidi nelle loro assoluzioni, indulgenzie, brevi e bolle, ti truovarai poi di lá ingannato. Bisogna avere viva fede in Cristo, se ti vuoi salvare. L’indulgenzie e l’assolvere nel modo si fa, è un loro truovato per ingrandirsi, con offuscare Cristo e la sua grazia, e per robbare sotto il suo manto con falsa spezie di pietá. Dirai: — Non hanno le chiavi? — Respondo: Si, dell’inferno. Sono successori a Giuda, si come hanno dello spirito suo. E se dicessi : — Sono pur simoniaci i predicatori, che vendono le loro prediche, — responderei: Si, quando, per vendere prediche, vendessero Spirito; ma vendono poesie, istorie, leggi, filosofia, sogni e visioni ; e, se pure qualche volta predicano teologia, non è quella di Cristo, divina, infusa e soprannaturale, è tutta umana e acquistata in su’ libri e nelle scuole. Però, avendovi speso e durato fatica a impararla, che male è se la vendono, non essendo la vera teologia spirituale, ma una sua scimmia? Dirai: — Non credi che sieno di quelli, che abbino la fede infusa? — Respondo che sono rari; ma questi, perché hanno Spirito, non pensare che vendesseno le prediche, imo desiderano sommamente trovare chi l’ascolti e vorrebbeno, con Paulo, donargli, per onore di Dio, non solo l’Evangelio, ma se stessi. Ben sai che, si come Paulo scrisse alli corinzi, è giusto che, donando le cose spirituali, sieno sovvenuti e adiutati delle carnali. Se mi dicessi: — Quando una fanciulla entra in un monasterio e bisogna farle la dota, non è simonia? — Direi di no, se giá tu non chiamasi «Spirito» quella carcere, quell’abito o quel velo, quell’aspersione d’acqua benedetta, quelli chiostri, e cosí dell’altre loro fredde e morte cerimonie. Tu pensi forse che sia Spirito quelle pompe con le quali vi entrano, o vero l’ambizione che vitruovano, gli odii, passioni, discordie, invidie e malignitá? E che sono i loro monasteri di donne, se non inferni, dove quelle poverine sono legate con impii voti e superstizioni, senza scintilla di vero lume di Cristo? E tu vuoi che sia simonia,