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Figliolo dell’uomo. Ma la chiesa d’Antecristo è tutta corrotta, non c’è questo pericolo d’imbrattarla; imo lei è quella che corrompe chi conversa con essa: talché, se avesseno zelo di caritá, doverebbeno i prelati di Roma escomunicare quelli che conversasseno con la loro immondissima e fetente meretrice romana, acciocché da essa non fusseno corrotti. E, se volesseno escomunicare tutti li pubblici ribaldi, or non bisognarebbe che incominciasseno da loro medesimi? E, volendo seguitare, s’averebbeno a partire quasi tutti, incominciando da’ piú vecchi, si come fecero quelli che volevano lapidare l’adultera; e, se pure ce ne restasseno, sarebbeno pochi, nelli quali potresti allora vedere un bel ritratto del paradiso. L’altro divino respetto, dal quale la Chiesa di Cristo è mossa a escomunicare, è acciocché, per respetto di quella confusione, le persone s’abbino a guardare di non cadere, e le cadute s’abbino tanto piú presto a relevare. Ma questo respetto in escomunicare non possono giá avere i prelati di Roma, ché in veritá non è vergogna l’essere con Cristo escomunicato dall’impii scribi e farisei, imo vergogna è essere connumerato infra di loro; e tanto piú non debba alcuno vergognarsene, quanto che l’hanno in modo moltiplicate pur per guadagnare, escomunicando per ogni minima frasca, che essi propri superstiziosi non le stimano piú. Chi leggesse i loro canoni, vederebbe che, incominciando da essi, quasi ognuno è escomunicato, chi in un modo e chi in un altro. Il terzo respetto di caritá, per il quale la Chiesa escomunica, è accioché el mondo non si scandalezzi, visto che un cristiano, che debba essere santo, sia un ribaldo e tollerato. Di qui nasce che la Chiesa di Cristo non cosí proibisce la conversazione con un gentile, si come con un falso cristiano. Imperocché el gentile, nel conversare con i cristiani, non dá tanto scandalo, né è atto cosí a corrompere, ché le persone l’hanno per inimico di Cristo e stanno sopra di sé. Di poi, sebbene i cristiani l’escomunicasseno e non praticasseno con lui, non se ne vergognerebbe. Or questo respetto del non dare scandalo al mondo, se un tristo pratica nella Chiesa romana, non può muoverla a