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debba di giorno in giorno averne o no, secondo che Dio l’inspirerá, talché, se domane volesse che n’avesse per necessario uso della vita sua o per dispensarle ad altri, non debba repugnare, se bene si fusse legato con mille voti al contrario. Lo spirito di Dio vuole una pienissima e totale libertá sopra li suoi, e ne vuole poter fare quello che gli pare. L’Evangelio non proibisce l’avere robba, né il toccare denari, ed essi, si come ne sapesseno piú di Cristo, non ne vogliono toccare. E pure vogliono essere tenuti evangelici, e fanno professione d’osservare l’Evangelio; benché, se sapesseno che cosa è Evangelio, non farebbeno professione d’osservarlo, ma di credergli. Vogliono che sia precetto quello che Cristo non vòlse, e dannarsi per quello che in sé non è male, e legarsi in quelle cose che Dio vuole che siamo liberi e che molte volte è necessario per onore di Dio fare il contrario; e cosi, nel volere volare sopra l’Evangelio, cascano nel baratro dell’inferno. Diranno: — Ci priviamo dell’avere robba e del toccar denari per non mettervi amore. — E io dico che, per mortificare in noi l’amore proprio del mondo, non c’è altro vero rimedio, se non l’amore di Dio, il quale s’accende in noi per il vivo sentimento della bontá di Dio, scoperta a noi nel gran benefizio di Cristo crocifisso. Non dico ch’el ritrarsi a tempo dalle ricchezze, imo e dal mondo, non serva; ma danno l’obbligarsi e per sempre. E, se domane Dio ti desse grazia di non amare la robba, e volesse servirsi di te in dispensarla, son chiaro che la superstizione può tanto in molti di loro, che repugnarebbeno. E perché, si come per sempre si privano con voto di non toccare denari, per non amargli, non si privano anche, per la medesima causa, di non avere mai donne, dove è maggiore pericolo? Imo staranno tutt’il giorno nelle loro impie confessioni, a sentire tutte le spurcizie delle loro disonestá, infine alle circostanzie. E, se dicesseno che a fare loro voti sono mossi dallo Spirito santo; però fanno bene: responderei che, quando fusse cosi, sarei sforzato a dire come loro. Ma, per esser i lor voti vani e impii, son certo del contrario. Si fanno frati, monaci e