Pagina:AA. VV. – Opuscoli e lettere di riformatori italiani del Cinquecento, Vol. I, 1913 – BEIC 1888692.djvu/157

PREDICA VII

Del modo che debba tenere el peccatore per giustificarsi. Si come l’infermo non va mai al medico per aiuto, se in prima non conosce la sua infermitá, cosí né il peccatore a Cristo, se in prima non conosce le miserie sue. Né basta una certa cognizione speculativa delle sue infermitá, si come hanno i dotti e non pii, ma bisogna che la sia pratica, cioè che senta il male che hai. Altrimenti farai come colui, che ha un dente guasto, ma non gli duole, e dice: — Da poi che non mi dá fastidio, non lo voglio cavare, né andare al barbiere. — Or cosí tu, se non senti el tuo male, non cercarai di core la sanitá, né andarai a Cristo, si come è necessario. Né basta che senta le tue infermitá, bisogna piú oltre, che senta l’impotenza tua a relevarti ; ché, se ben sentisse tutti i tuoi peccati, sei tanto superbo, che a ogni modo non t’umiliaresti di core a Cristo, se in prima non sentissi che per te stesso non puoi aiutarti. Però bisogna che ti disperi di te, per porre le tue speranze in Cristo, e quanto meglio sentirai le tue miserie e la tua impotenza, tanto sarai piú prossimo alla salute. Però i pubblicani, meretrici e gran peccatori del mondo, si come Cristo disse, precederanno nel regno di Dio gli farisei, gli scribi e l’ipocriti; e questo, perché sono piú prossimi alla grazia, imperocché non hanno tanta difficultá a conoscere e sentire i lor peccati, si come i santi d’Anticristo, che lustrano di fuori e dentro sono impii. Bisogna adunque che vivamente conosci non solo le male opere estrinseche tue, e i mali pensieri con sentimenti, desidèri e altri tuoi peccati attuali, a un solo de’ quali in tutt’il tempo della vita tua non potresti per te satisfare, ma bisogna che anche penetri in te piú dentro, a sentire i tuoi peccati originali, dai quali, come da pestifere radici, nascono gli attuali. E anche devi sapere ch’el peccato originale non è un solo, come molti s’immaginano, se giá per esso tu non intendessi tutt’il