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XX Girolamo Sf.ripando a Giulia Gonzaga N otizie del concilio. Dalla lettera che mi ha dato monsignore di Teano e dalle parole che me ha detto da parte dell’Eccellenza Vostra, io mi sono confirmato in credere che Ella si degni tener memoria di me, come io tengo e terrò sempre di lei. Non ce ’1 dimostro con scriverli spesso per non darli tedio e per non aver qui cosa degna di lei per adesso; ma bene spero che alla rinfrescata ce ne saranno molte, quando cosí piacerá alla bontá di Dio, e che questo afflitto mondo sia per sustenersi con qualche riparo, col qual gli affermo che bisogna bene che venghi dal cielo, perché l’opre umane non possono altrimenti riuscire di quel che fin qui han fatto. Non voglio lasciare di dire a Vostra Eccellenza che questo signor illustrissimo Cardinal di Mantova me liga tanto ogni giorno con offici amorevoli, ch’io non basterò mai a raccontarli. Né vo’ indovinarlo perché sei faccia, se non che penso, che ne abbia avuto qualche cenno da Vostra Eccellenza. Della legazione di monsignore illustrissimo Ferrara in Francia tutti aspettano frutti notabili, ma io piú degli altri, per quel che ho sentito predicare di quel signor dall’Eccellenza Vostra. La qual prego Nostro Signor Dio che sempre la mantenghi sotto la mano della protezione sua, lieta e satisfatta di quanto desidera. La lettera di sua mano l’ebbi prima che partissi da Roma. Trento, 19 giugno 1561.