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Io veggo storie, favole e novelle,
nuove ed antiche, tutte stare a schiera
dinanzi a me, con lor senbianze belle,
piú che non sono i fior di primavera,
e gli autori, or di queste, ora di quelle,
m’invitan con si dolce lor matèra
ch’io non so quale in prima cominciare
o di qual piú vi piaccia udir cantare.
Il cantare dei cantári, st. 4.