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Credo inutile render conto di alcuni pochi emendamenti che mi sono stati suggeriti dalle stampe Bindoni e Pasini del 1541 e Francesco Imperatore del 1559. Ma si ne indico alcuni altri che, non soccorrendomi le antiche edizioni (tutte concordi con quella giolitina), ho introdotto nel testo per congettura mia propria. A. ii, se. 5: «Avengane che vuole, non si può mettere mano alle grandi imprese senza gran rischio» (ediz.: «... non si può mettere alle grandi...»). — A. ni, se. 7: «Se volete che io vada ad aprire a Flamminio, non converrá partirmi da lei?» (ediz.: «... ad aprire Flamminio...»). — A. in, se. 11: «Per ciò voi disporrete di me quanto vi sará in grado, che la servitú mia non è per finirsi se non per morte» (ediz.: «Perciò voi esporrete di quanto vi sará in grado...»). Il mio emendamento è legittimato, mi sembra, dalla lezione, pur essa erronea, della stampa Bindoni: «Perciò voi esporrete di me quanto vi sará...». — A. in, se. 14: «A ogni modo, non ci si può vivere» (ediz.: «Ogni modo...»). — A. iv, se. 1: «Tu non parli ora dei giulii e delle altre monete ch’egli ti diede avanti che ti partissi» (ediz.: «... avanti che ti partisti»). — A. iv, se. 3: «Tale devea esser la cena ordinata da voi, che ’l fuoco v’abbruci, disleali, furfanti e mancatori di fede!» (ediz.: «... che ’l fuoco v’abbrucia...»).

Un ultimo avvertimento, rispetto al numero delle scene dei primi tre atti: per il quale v’è disaccordo fra la presente edizione e quella del Giolito, a causa di un errore e di varie dimenticanze in cui cadde la tipografia veneziana e che qui conveniva correggere e riparare. L’errore consiste nell’aver designato la se. 4 dell’a. 1 come «Scena terza» e, conseguentemente, le due successive come «quarta» e «quinta» mentre sono, in realtá, la quinta e la sesta. Le dimenticanze, che produssero poi altrettanti errori di numerazione, si riferiscono alle scene 2 e 4 dell’a. n e alle scene 3, 6 e 7 dell’a. ni, innanzi alle quali si omise la parola «Scena...» col relativo numero d’ordine e ci si limitò ad indicare il nome degli interlocutori: «Ciacco solo cantando»; «Ciacco solo»; «Spagnuolo solo»; «M. Cesare, Ciacco»; «M. Cesare, Catherina, Ciacco». E cosí accadde che, nell’atto secondo, fosse designata

    invece, sono precedute da un loro proprio frontespizio ove, insieme col titolo, è ripetuta anche la nota tipografica del frontespizio generale della raccolta «In Vinegia » ecc.