Menica....ne venneno con animo
che pigliassi per moglie la Lucrezia
senza aver altra dote. Gianni.Chi? Menica.Quel giovane
ch’era serrato: ch’alfin accordò visi
el padre; che cosí messer Rimedio
lo consigliò, per far piacer a Cambio,
mi pens’io. Cosí aprirno l’uscio;
e, fuor d’ogni credenzia, vi trovarono
Alamanno. Gianni.Oh buono! Questo piacemi. Menica.Oh! Ben sa’ che allor messer Rimedio
rimase bianco. Gianni.E che disse? Menica.Gridavalo
quanto e’ poteva. E par che ei discostisi
da quel e’ ha consigliato altri. A Cambio
non par ragione. E sono in sul combattere. Gianni.Ben gne ne dará, si. Menica.Oh! A Dio piaccia! Gianni.Ma dove vai tu, ora? Menica.Vo infin a’ Martiri,
accender questa candela e chiedere
lor questa grazia: che, se la Lucrezia
ha questo ben, la piú contenta femina
non sará ’l mondo; perché sempre l’animo
v’ha avuto, ma non vi credeva aggiugnere. Gianni.Ella l’ara, s’Alamanno il delibera.
Ma voglio ir sii, che questa cosa intendere
vo’ bene. Addio. Menica.Va’vi, di grazia. E pregalo
che facci si che la Lucrezia l’abbia,
per lo amore d’Iddio; che, non avendolo,
si morria di dolore. Gianni.E’ desidera