Albizo. Orsú! Perdonatemi,
s’i’v’ho ingiuriata. La doglia incredibile
ch’i’ ho al cuor m’ha fatto uscir dell’ordine.
Abbiatemi per iscusato. Bolognino. Oh povero
giovane! Albizo. State a udire; voltatevi
in qua. Orsú! Non si può ricorreggere
questo errore? Aldabella. Puossi: e per tal causa
era fuori. Albizo. Per quale? Aldabella. Voleva irmene
verso la casa; e veder se possibile
era parlarli di nuovo e fare opera
che la tornassi. Albizo. E ciò saria possibile? Aldabella. Saria; ma vo’ m’avete in modo torbida
fatta la fantasia ch’io sto in dubbio
di quel e’ ho a far. Albizo. Deh, madre mia! Fidatevi;
che non vi sarò ingrato. Aldabella. Si! si! Datemi
parole pur assai. Albizo. Tenete: eccovi
fatti. Or andate. Bolognino. Oh che li venga il canchero!
De’ tradimenti ha premio. Albizo. E, se non bastano
questi, ve ne darò piú. Aldabella. Ogni piccola
cosa mi basta. Io voglio andar. Ma, o Albizo,
farete, per un’altra volta, intendere
a cotestui che con piú riguardevole
modo favelli altrui; e questo massime
colle donne da bene. E riturisi