Messer Rimedio. Dunque, lasciatemi
parlar quietamente. Girolamo. Contentissimo
son io. Bernardo. Ed io. Messer Rimedio. Dimmi un po’: vedestilo
affogar, tu?
Spinetta. Veddi la nave propria,
o v’era, andar in fondo. Bernardo. Dunque, essere
non può giá qui. Messer Rimedio. Che dite or voi, Girolamo,
a questo? Girolamo. Dico che vedde somergere
una fusta ove io fui, che verissimo
è questo; ma di quella giá cavatone
ero stato. Bernardo. Oh! Gli ha trovata la gretola
ond’uscir. Messer Rimedio. Per mie’ fé’, ch’i’ son in dubbio
a chi mi debba di questi duo credere. Bernardo. Ascoltate, gentiluomo, di grazia.
Gli è, in questa terra, un altro testimonio
che, bisognando, proverrá il medesimo. Girolamo. Sará un tristo; ch’e’ ribaldi sogliono
favorirsi l’un l’altro. Bernardo. Tu ribaldo
sei, dico, e un truffatore. Messer Rimedio. Ecco a combattere? Girolamo. E chi sará costui? Bernardo. È un mio fedelissimo
servidor che fu anco di Girolamo
mio padre. Messer Rimedio. Non sará fuor di proposito.
Gli è ben che noi l’udiamo. Girolamo. Come chiamasi
questo tuo servidor?