ma posso ancor tornarmi nella patria:
e rendute sarannomi le rendite
ch’avea perse. E, per levarvi il dubbio
ch’avete, vo’ che leggiate (essendovi
di piacer) la patente che mi libera
da ogni pena. Tenete; leggetela. Girolamo. Mostrate. Bernardo. Ecco il sigillo dell’imperio
e di Sua Maestá. Girolamo. Oh Dio grandissimo! Bernardo. Che avete? Voi piagnete? Girolamo. Per letizia
ch’i’ ho di voi. Bernardo. Gli è per vostra grazia.
Intendetela voi? Girolamo. Si, fo benissimo.
Ah Dio! Bernardo. Pur sospirate? Girolamo. Io rallegromi
del vostro bene. E, perché d’una patria
si può dir che noi semo, io desidero,
quel tempo che ci ho a stare, star continovamente
con esso voi. Bernardo. Son contentissimo.
Ma mi convien lasciarvi ora, che ho obligo
di ragionar con un cose ch’emportano;
che è molto lontan di qui. Girolamo. Piacendovi,
vi terrò compagnia. Bernardo. Vi ringrazio;
ma mi bisogna esser solo. Volendomi
poi ritrovar, io son da Santo Spirito,
di lá dal fiume, alloggiato; e li aspettovi.
Ma, per ora, vi lascio. Girolamo. Udite. Bernardo. Piacciavi