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atto terzo | 375 |
SCENA X
Girolamo ciciliano vecchio, Bernardo Spinola.
Girolamo. Io non ho, infino a qui, riscontrat’uomini,
in questa terra, che alla cera e a l’abito
paino forestieri, che io non gli abbia
del nome dimandato e della patria;
e tutto fo per veder se di Giulio
mio figliuol potessi mai intendere
novelle.
Bernardo. Costui m’ha fissato l’occhio
molto a dosso. E che si, ch’or il solito
m’interviene?
Girolamo. I’ ho visto questo giovane
entrar nell’osteria della «Graticola»;
e forestiero è per ciò che l’abito
lo mostra. Vo’ parlargli.
Bernardo. Per Dio, eccolo
alla volta mia. Nel mio proposito
voglio stare.
Girolamo. Iddio vi salvi, giovane.
Bernardo. Il ben trovato.
Girolamo. Ditemi, di grazia,
donde vo’ siete. E’ mi par un migliaio
di volte avervi visto.
Bernardo. Potrebb’essere.
Chi va pel mondo si scontra assaissime
volte. Al piacer vostro, di Cicilia
son.
Girolamo. Di Cicilia?
Bernardo. Messer si. In Cicilia
nacqui: benché, son stato giá ben dodici
anni, come intervien, fuor della patria.