se egli vi è alloggiato alcun venutoci
da Roma, che voi sappiate. Bernardo. Alloggiatoci
è, messer si. Fazio. E sarebbe da Genova,
per sorte, cotesto tale? Bernardo. Da Genova
è. Fazio. Sapete voi dir com’e’ si nomina? Bernardo. Sollo. Ma perché accade cosí intendere
questo? Fazio. Perché m’importa. Piro. Padron, ditelo,
per veder quel che vuol dire. Bernardo. No: cerchilo
da sé; non lo vo’ dir. Fazio. Che dite? Bernardo. Sonimene
scordato né lo ritmo vo. Fazio. A memoria
ve lo ridurrò io: Bernardo Spinola.
Ha cosí nome? Bernardo. Bernardo si nomina,
messer si; ed è ancor di casa Spinola.
Ma perché ne cercate? Fazio. Perché occorremi
parlargli; e di cosa d’importanzia. Bernardo. Io son, per dirvi, amico suo grandissimo;
e da Roma venuto son continovamente
con lui. Fazio. Tanto meglio. Di grazia,
fate che io gli parli un poco. Bernardo. Ditemi
quel che vi occorre, che una medesima
cosa semo. Fazio. No, no: gli è necessario
ch’i’ parli a lui proprio.