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atto terzo 355

          Piro.  Gli ha forte scudo: egli regge benissimo
          alle frecce. Ti so dire che passano
          le cose bene!
          Bernardo.  Accade altro?
          Aldabella.  Sarebbemi...
          ma mi perito a dirlo... necessario
          un fazzoletto, che l’ho qui da vendere;
          e per un scudo are’ lo, che vai dodici
          lire o piú.
          Piro.  State forte alle botte.
          Bernardo.  Eccovi
          un altro scudo.
          Piro.  E’ regge. Gli è acconcio
          come Dio vuol!
          Bernardo.  Volete altro?
          Aldabella.  Or non chieggovi
          altro. Andate a mangiar, e poi sollecito
          siate al venir a casa. E ricordatevi
          delle promesse fatte.
          Piro.  Diavol, empila!
          Bernardo.  Non mancherò. Ma debb’io mandar l’ordine
          per desinar?
          Aldabella.  Non fia fuor di proposito.
          Piro.  Buono! Questo mancava, ed ei ricordalo!
          Bernardo.  Orsú! Tutto farò. Addio.
          Aldabella.  Raccomandomi
          a voi.
          Bernardo.  Piro! su! vienne; che lietissimo
          sono.
          Piro.  E siate ancor molto piú scarico
          che dianzi.
          Bernardo.  Te ne avedi, ch?
          Piro.  Si, ma dubito...
          Bernardo.  Di che?
          Piro.  ...di male.
          Bernardo.  Eh! che sei una bestia.
          Vienne, che ti vo’ dir tutto per agio.