il fo, ch’i’ vo cercando del continovo
di Giulio; ed anco, a dirti il vero, io trovomi
in un po’ di travaglio. Piro. Oh! Quest’intorbida
bene il tutto, padron. Ma che travaglio
è il vostro? Bernardo. Te lo dirò, po’ che apertomi
son teco d’ogni cosa. Piro. Dir potetelo
liberamente, perché fidelissimo.
mi tro verrete sempre. Bernardo. Una non piccola
passion, da tre giorni in qua, mi tribola. Piro. Che passion? Avete forse lettere
da casa vostra avute che contengono
qualche fallimento, come son soliti
spesso e’ mercanti? Bernardo. No, Dio! Altro affliggemi Piro. Che altro? Bernardo. Amore. Piro. Amor? Come è possibile
che si tosto vi siate, qui in Fiorenzia,
innamorato? Bernardo. Ti fai maraviglia
di questo, ch? che le piú belle giovani
non ho ancor visto altrove? Piro. È ella nobile
o pure...? Bernardo. Che ti pensi? Nobilissima:
che altra non aria forza di muovermi. Piro. Oh! Mi dispiace. Bernardo. Oh! Perché? Piro. Perch’ostaculo
sará alla Spinetta. E poi dificile
è ottenere quel che si desidera,
quando è di nobil sangue.