Albizo. Io lo feci, che richiesemi
cosi ella. Bolognino. Bastava di promettere
cotesto infin che ’l vostro desiderio
di lei adempissi. Albizo. Ah! Non è convenevole
ingannar chi si fida. Bolognino. Un uomo savio
non pensa a tante cose. Sol bastevole
gli è aver l’intento suo. Albizo. Tristi si chiamano
cotesti; non giá savi. Bolognino. Siete giovane,
Albizo, né intendete ancora il vivere
de’ nostri tempi. Questi tanto ottimi
son tenuti poi sciocchi. Albizo. Chi ma’ diavolo
are’ pensato che subito Noferi
avessi fatto sopra me disegno?
e, chiedendo io la Spinetta, l’Emilia
mi voglia dare? Bolognino. Oggidí, tutti gli uomini,
giusta lor possa, al lor mulino tirano
l’aqua. La vostra domanda si semplice
gli dette occasion poi di muovere
questo. Albizo. La cosa è qui. Ora il rimedio
convien trovare e ’l modo ch’i’ mi scapoli
da questo intrigo. Bolognino. Fia cosa difficile.
Pur, penseremci. Albizo. Non bisogna indugio.
Mio padre vuol, come Bernardo subito
è tornato, scoprir lo sponsalizio
e far le nozze. Bolognino. Che bisogna piagnere?