chi ella è? e quando e come avestila
in casa? Noferi. L’anno ch’i’ fu’ a Livorno,
che fará, a punto in questo maggio, dodici
anni, passando le galee di Napoli,
ed alloggiando meco, l’amiraglio
(che vi stette duo giorni), seco avendola,
me la lasciò: con condizion di renderla
a’ suo’ parenti, se mai si trovassero. Fazio. Chi sono e’ sua parenti? Noferi. Di Cicilia,
par a me; ma non credo che lo sappia
a pena ella. Fazio. In che modo ebbela
quel capitano nelle mani? Noferi. Tolsela
a certe fuste di mori che rimasero J
suo’ prigion; tra le quali una ne missero
in fondo, ove era il padre della picciola
fanciulla. Fazio. Di che etá era ella? Noferi. Pensomi
che avessi un quattr’anni o cinque. Fazio. Puossene
ella ricordare? Noferi. Oh! oh! Benissimo
se ne ricorda. Fazio. E con lei alcuni uomini
non erano, ch? Noferi. Si. Era ben un giovane
piamontese, il qual era famiglio
loro; e dicea che l’era di Cicilia
e che, venendo in queste parti, furono
presi da’ mori e di poi, come io t’ho
detto, scontrando le galee di Napoli,
furono fatti liberi. Io pensava