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atto primo 305

ATTO I

SCENA I

Noferi, Fazio vecchi.

          Noferi. Quest’è a punto ’l tempo e l’ora solita
          che Fazio suol uscir di casa. Oh! Eccolo
          a punto di qua. Tu se’ si sollecito,
          Fazio? che vuol dire?
          Fazio. Oh! Buon di, Noferi.
          Noferi. Buon di e buon anno.
          Fazio. Quest’è ’l mio solito,
          che ’nfin da giovanezza fui sollecito
          e buon levatore.
          Noferi. Io el contrario.
          Ma donde, a si grand’ora?
          Fazio. L’ordinario:
          da udir messa.
          Noferi. Tu mi par si torbido
          stamani! Che ara’ fatto? Con mógliata
          qualche batosta?
          Fazio. Mal potre’ combattere
          con lei: ch’ieri andò in villa a pigliar aria
          con la fanciulla e la fante; e verrassene
          stasera o domattina. Ma io fantastico
          sopra un mio caso, che, benché lunghissima
          la notte sia, m’ha, stanotte, continovamente
          tenuto desto.
          Noferi. Se gli è lecito,
          o s’egli ti vien ben comunicarmelo,