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158 l’aridosia


Erminio. Oh! Voi pensate troppo in lá. Bisogna prima aver la licenzia.

Suor Marietta. Ella s’ara.

Erminio. Dio il voglia. Raccomandatemi alla Fiammetta; e diteli che non pianga e non si affligga, dove il piangere e lo affliggersi altro non fa che farli male; e tenetela confortata, che noi troveremo bene qualche modo che ci consoli.

Suor Marietta. Cosí farò. Ella mi disse bene che io te la raccomandassi tanto tanto.

Erminio. E’ sarebbe come raccomandar me a me medesimo, maestra mia.

Suor Marietta. Però non te l’avevo detto.

Erminio. Orsú! Andrò dove noi siam rimasti.

Suor Marietta. Ascolta. Mandaci un po’ di trebbiano per risciacquarli la bocca.

Erminio. Cosí farò. E, se vi manca altro, fatemel assapere.

Suor Marietta. Vorremmo risposta di questa cosa presto.

Erminio. Io vo lá adesso.

Suor Marietta. Va’ sano, che Dio ti benedica.

Erminio. Io son certo che questa novella non ha a fare nessun buon effetto perché io credo che la priora darebbe prima licenzia a tutte l’altre monache che a lei. Pur proverò per satisfar loro. Quest’è la piú corta.