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atto quarto 101

uominesse, di queste canne fiacche e ho avuto a far mille civettane inanzi ch’io gli facci scroccar un tratto; e poi Dio sa come! Ma il mio Cornacchia, mi possa venir la morte se, in tre ore ch’io son stata con esso, non siamo arrivati a questi (dicendo cosí alzava tre dita) valentissimamente. De’ Cornacchi se ne trovan pochi. Fate a mio modo, donne. Lassateli andare queste maritesse che tutta volta «chié, chié, chié», e non fan poi mai niente. Orsú! Voglio andar a casa per venir poi, di qui a un’ora o due, a riveder se messer Giannino sará tornato.