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100 l’amor costante


Secondo fratello. Deh, signor capitano! Dateci licenzia che noi meniam le mani.

Todesco. Se voler finir presto, tórre spada a doe man. Cheste non far fette.

Terzo fratello. Con ogn’arme che volete.

Todesco. Prestar a noi spade grande, capitane?

Capitano. Mas es mio officio buscar de hazer acuerdo entra vos que no dare en vuestras manos cason de muerte.

Messer Giannino. Accordo non è per capirci, se non m’è data la giovene.

Lattanzio. Questo non si fará mai. Accordo non ci può stare.

Capitano. Despues que os veo assi sdegnados y llenos de colera tan bien so’ io contiento de desciar accabar vuestra question con las armas.

Todesco. Prestare spade, capitan.

Capitano. Plaze á todos dare io spadas a dos manos?

Primo fratello. Signor si.

Vergilio. Signor si.

Spagnuolo. Si, seriore.

Capitano. Hora veneis en mi posada á ca, que desciareis vuestras armas y tomareis los spadones; y despues vernemos fuera con ellos y accabareis vuestra lid.

Messer Giannino. Andiamo.

Lattanzio. Andiamo.

Spagnuolo. Vamos.

SCENA XIII

Agnoletta sola.

Lassami un po’ scuoter la gonella, ch’io credo esser tutta imbrattata. Io vi so dir, donne mie, che non sognava chi trovò ’l proverbio che dice «un uomo vai cento e cento non vaglian uno». Io mi so’ trovata mille volte con qualcuna di queste