alleggiamento ed a le fiamme lena,
or quanto mai ne l’onorato nome
spende tue forze; si che ’l vivo lume
veggiam dritto poggiar verso le stelle
onde discese. Fileno Vorrei che finissi,
Crisaulo, oramai si lunga predica;
e mi partissi cosí gran piacere
quanto tu non capisci. Crisaulo Sono allegro,
certo, in tal modo che, ne la soverchia
dolcezza, il cor mio lasso sente pena.
Non mi dir nulla. Fileno Vo’ che tu lo dica;
che mi fai stare appeso per i piedi.
Non ti far piú pregare. Crisaulo Io son forzato.
Eccotel brevemente. Fileno Orsú! Incomincia. Crisaulo Tu dèi saper si come ier, parlando
con Calonide, molto la pregai
mi concedesse ch’io parlassi a Lucia.
Ella, che vive come al tempo antico,
senza molte parole fu contenta
e si tirò da banda. Fileno Questa è bella!
Accostare il tizzone al zolfanello
ed aspettar da canto che non brugi!
E le parlasti? Crisaulo Ora ti dico il tutto.
Questo le dissi: — Cognoscer puoi certo,
Lucia, che siamo ornai condotti a tale
ch’esser non può ch’io non sia sempre tuo
e tu di me. Però vo’ che mi attendi,
che ti vo’ confidare un mio secreto.
Io son diviso giá da mio fratello