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ATTO V
SCENA I
Filocrate, ritornato di Spagna, piú che mai nel suo amore acceso, per entrare in casa di Lucia e non esser cognosciuto, viene in abito di pelegrino dimandando limosina in lingua spagnuola; ed è a la fine da la madre accettato in una corte come pover’uomo: ove, con Demofilo socero di Calonide, entra ne le lodi de l’imperatore e di piú principi.
Filocrate ritornato pelegrino, Fronesia, Calonide, Demofilo vecchio.
Filocrate Ai de mi! O personas
de bien, aiudadme con limosna. O quien
hallasse alguna alma tan devota
la qual oviesse piedad d’este pobre
peregrin, maldispuesto, que a llegado
a estos dias del sepulcro! O muger
de bien, llamadme un pò a vuestra senora;
que io me muero de necessidad,
por que pasa de odio dias que io
camino con la fiebre.
Fronesia Oh che fastidio!
Ti s’è pur fatto giá duo volte o tre
limosina. Ma siete certe genti
che vi fermate a la prima in un luogo
e pensate ivi, senza andare attorno,
aver le spese. Bisogna, fratello,
andar cercando come fanno gli altri.
Non hai detto che chiami mia madonna?
Filocrate A si: llamadme a vuestra senora.