Questa è la colazion che mi volevi
dare? Oh che nuova acerba! Ma fa’ pure
quel che ti par; che tu predichi, appunto
come facea quell’altro, nel diserto.
Che anzi voglio morir: ch’è meglio assai
morir ricco che viver poi stentando
in povertá. Non ne farem niente.
Guarda la gamba, che mi lasci mettere
nel giubbon del comune! Crisaulo Tienlo! piglia!
Pigliatel presto, che ’l vo’ fare or ora
appicar, cosí caldo, per la gola.
È cotto, e vuol fuggire! È dato giú.
Rimenatel pur qua. Fileno La lepre è giunta.
E che volevi far cosí a fuggire?
Sta’ pur, ch’io t’ho. Crisaulo Va’; corri al capitano,
Timaro, da mia parte; e fa’ che mandi
qui dieci sbirri, che li voglio dare
uno assassino. Pilastrino Oimè ! Misericordia! Crisaulo Usarla in te sarebbe cosa iniqua:
che sei un ladrone e non vuoi ra vederti.
Sarai pagato adesso. Pilastrino Odi, Fileno?
Dice che tu mi lasci. Non hai inteso?
Lasciami, dico: sono ancor digiuno;
voglio ire a casa. Fileno Anco a digiun potresti
dar con le scarpe la benedizione.
Sta’ pur qui fermo. Pilastrino Ti prego, Crisaulo.
Dch! Non mi lasciar metter piú paura,
che mi sento venir la febbre fredda.
Manda a dir che non venga il capitano.