Rompete il ghiaccio che d’intorno ammanta
i freddi petti; e di pietá s’accenda
l’alma, ch’Amor vi faccia lieta e santa.
Ma veggio che convien che altra via prenda;
che M predicar fra duri sassi e tigre
non è possibil che mai frutto renda.
Alme gentil, non siate al ben far pigre. Pilastrino Guarda se ’l cielo è giusto! Io so che questi,
tra ’l non aver danari e tra l’amore,
si trova fatto, e in cosí poco tempo,
uomo da ben. Ghiottone, scelerato,
e’ hai qui gabbato il boia che a la forca
t’aspettava col diavolo! Or vuoi andare
per il mondo e gabbar Domeneddio
e gli uomini? Fileno Troppo è; lascialo andare.
Che pensi guadagnar da un simil pazzo?
Torniamo in piazza. Pilastrino Non ti potrei dire
che voglia m’è venuto in cima a l’unghie
di dare a sto poltron pien di peccati
una man di punzoni! Ma non voglio,
ora che sono acconcio, ruinarmi.
Vedi Amoraccio! Parti che sia un putto
o pure un gran signor? Parti che sappia,
quando ci ha sotto i piedi, arragazzarci
e farci gioco al vulgo? I premi, poi,
son le crocce, la paglia e ’l boccalone.
Ecco Artemona. Addio. Fileno Va’ pure. Amore?
Certo, non veggio in questa nostra vita
pazzia piú chiara o vergogna e ruina
piú evidente. E, per gli uomini savi,
s’avria solo a fuggir la dolce entrata:
che, come ci siam dentro, è poi l’uscita
assai piú stretta ed erta che non fu