Calonide Questo intraviene
a tutti. Che hai di nuovo? Artemona Io ci ho sol questo
(e son venuta a posta per saperne
da te la veritá): ho inteso dire
e’ hai spedito giá a fatto la faccenda
di Lucia tua; benché non posso crederlo,
per quel che mi dicesti ultimamente
che non volevi farlo, inteso pure
de la persona la condizion trista.
E tanto piú ch’io dissi che quell’altro
volea pensarci e che potrebbe stare,
a quello ch’io vedeva, che, a la fine,
se l’avesse sposata. Or ti risolvo
ch’egli ’l fará. Se l’avessi giá data,
fa’ ch’io lo sappi. Calonide Io te lo dissi, allora,
che non s’è fatto nulla di Filocrate
né s’è per far; che, se mi ritornasse
carico d’oro, non glie la darei.
Poi ti dico de l’altro: che non voglio
v che noi pensiam tant’alto, perché poi
non ci venisse come quella fola
di colui che voleva andare in cielo
con le penne di cera. Artemona Non fai nulla,
se guardi a queste cose. Tu sei savia.
Sappia pigliare il tempo: che i partiti
sono oggi scarsi. Calonide Ascolta. Non vorrei
che si dicesse, poi, che avessi fatto,
per fargliela pigliar, qualche malia
o qualche tratto che non fosse onesto;
perché sa ben ciascun quanto in fra loro
sono i gradi ineguali. Artemona Lascia a lui