ove si bruttamente or sei perduto.
Mi sono accorta del tuo scelerato
e disonesto amore; e, se non fosse
che a me starebbe mal che, per mio conto,
venissero omicidii, non sarei
tanto indugiata che di tale ardire
fossi punito si come tu merti:
che poco mi costava. Or questo è ’l tutto.
Ti priego forte (e cosí ancor da parte
di mia madre perché cognosce anch’ella
l’animo tuo villano) che tu lasci
fé ti rimanga di passar di qua
ed al tutto ti levi de la mente
di avermi piú per donna o per amica.
E quando, seguitando la tua via,
non faccia conto de le mie parole,
jse ben sei un furfante, un sciagurato,
farem che tu cognosca l’error tuo
in qualche modo. E la cagion di questo,
essendo un ladroncello come sei,
meglio di me lo debbi saper tu,
con questi tuoi; che volevate insieme
menarmi via. Filocrate Che dici, Lucia cara?
Odi. Hoti fatto forse dispiacere
a venir qua? Non voglia usar tant’ira
con me tuo servo. Lúcia Abbrevia queste ciance.
Toglimiti dinanzi. Filocrate Ah scelerata!
fonte di tradimenti! intero albergo
d’iniquitá! femina ingrata e rea!
insolente ubbriaca! Questo è quello
che mi volevi dire, in ricompenso
de le buone promesse che fino ora
m’hai sempre dato? Ah sfacciata! che mai