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atto terzo | 249 |
Fa’ com’ io ti dirò. Vo’ che istasera
l’aspettiamo a quell’ora; e, se ’l vediamo,
voglio che tu li dica due parole
come t’insegnerò.
Lucia Farò a tuo modo.
Ma pur che non ci tirino de’ sassi,
come ci veggian qui!
Fronesia Non dubbitare:
provederemo a tutto. Andiam di sopra
e ci consiglieremo. E sará buono
che ’l sappia ancor la vecchia.
SCENA V
Pilastrino si viene a rallegrare con Crisaulo e mostrali un sacchetto di scudi; e poi si parte da lui per andargli a sotterrare.
Pilastrino, Crisaulo.
Pilastrino Addio. Rallegrati
meco, Crisaulo.
Crisaulo Di cotesti panni
a la civile?
Pilastrino Appunto! C’è ancor meglio.
Voglio che noi ridiam, se mi prometti
di tacer sempre.
Crisaulo Cosí ti prometto.
Pilastrino È fatto il becco a l’oca. Oh! co! co! co!
Son pure allegro.
Crisaulo Tu puoi si crepare,
ch’io non ti intendo.
Pilastrino Quello innamorato,
quel nostro amico, mentre che aspettava
che gli fosse portato la sua dea,
la sera, a letto, per negromanzia,