è vòlto in odio. Fronesia Tel vo’ dir. Suo danno!
Io era, poco fa, sii, a la fenestra,
quando il vidi apparir lá giú lá giú.
E, d’allegrezza, non potei soffrire
di venirti a chiamar; ma gli andai in contra
e, giuntolo al fornaio, il salutai
da parte tua. Ma non pati ch’appresso
gli andassi, che mi fece un viso arcigno,
come quel giorno; e, minacciando forte,
parlava da ubbriacco. Io mi li tolsi
dinanzi e, nel parlar che fé’, mi parve
sentirli dir che istasera a tre ore
tu l’aspettassi, che volea venire
a punirti di tanta iniquitá .
e tanti tradimenti; e forse in modo
(dicea) che non fará’peccati, dopo:
onde mi ritornai, correndo, a casa.
E tremo ancora. Lucia E questo è vero? Oimè! Fronesia Cosí fosse altrimenti! Lucia E che fará? Fronesia Potrebbe venir qui con una schiera
di quei suoi soldatacci; e tòrti a forza
e far quello che vuole e porti poi
in vergogna del mondo. Lucia Oimè meschina!
E che farem? Non voglio che mi truovi.
Anderò a stare a casa di mia zia;
e lo dirò a mia madre, poi che ’l cielo
cosi dispuon di me. Fronesia Non è da fare,
che non si potria poi trarli del capo
qualche mal. Tu sai pur com’ella è fatta:
che non vuol che lo guardi, se non quando
ella è in presenza. Ho pensato un bel modo.