del freddo e de la fame e de’ pedocchi.
Ma non potrò durare in questo stato,
che la bontá suol sempre il fondamento
esser de la miseria; e, s’io in quel punto
era da bene, ora sarei mendico.
Voglio mutar costumi, or e’ ho la robba,
e diventar un asino. Artemona È quattro ore
che t’ho cercato. Ho pensato una via
e l’ho in parte giá messa ad effetto.
A me par buona:... Crisaulo Non mi indugiar. Dillo. Artemona ... perché veggiam che a noi sarebbe assai
poter, per ora, solo avere audienza;
e, se questo facciamo, il resto è nulla.
E certo verria fatta, se dai ciance
che la torresti tu, com’io feci oggi
con la madre; e lo fei come da me.
Ella, benché mostrasse di noi credere,
si volentieri par che l’ascoltasse
ch’io penso che la cosa di Filocrate
sia prolungata. E chi ha tempo ha vita.
Che pare a te? Crisaulo Mi piace, se a te piace. Artemona Ma ti bisogna molto essere accorto,
in questa cosa, perché non pensassimo
prender chi poi, nel fin, prendesse noi:
che anzi vorrei morir che simil cosa
venisse per mio mezzo. Crisaulo E perché questo? Artemona Perché bisogneria che tu facessi
conto sol di fuggire o co’ parenti
venir forte a le mani. Crisaulo Io non ho cura
d’altri che di me stesso, in questi casi.
Pur, perché vada ben, piglia tu il modo: