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atto secondo | 215 |
in qualche luogo e che non torni a casa se non me ne dai nuova interamente. E pregai quanto puoi da parte mia ch’io li vorrei parlar. Fronesia Mi metto in via. E lascia fare a me, che non è un’ora ch’io l’ho parlato. Ma tu, se madonna gridasse, sappi trovar qualche iscusa. Ed io son qui in un punto. Lucia Va’, sorella: e sappi far.
SCENA III
Pilastrino e Listagiro vengono, avanti ora di cena, da Girifalco, temendo che, per la troppa roba comprata, il vecchio fosse sdegnato; e, trovandolo meglio disposto, Listagiro li guarda la mano; e partensi con ordine di tornare a ora di cena.
Pilastrino, Girifalco, Listagiro parasite
Pilastrino Buona sera, messere.
Girifalco Oh! Siate i ben venuti, i miei figliuoli!
Ben mi pareva d’avervi sentito;
e però son venuto in su la porta
ad incontrarvi.
Pilastrino Come sta la cena?
Girifalco Sará in ordine a l’ora; ma, se pensi
di trattarmi cosi...
Pilastrino Perché?
Girifalco Spendesti
piú di mezzo il ducato.
Pilastrino Non è vero.
Eccoci a brontolare. Ah discrissione!
Orsú ! Fa’ che beviamo almeno, un tratto,