faremo arrosto e gli altri in un tegame,
da far solo a l’odor levare i morti,
come so fare. Pilastrino Iddio ti benedica.
Tu sei saccente piú de la metá
ch’io non pensava. L’altre cose tutte
rimetto in te. Orgilla Che vuoi far li da canto
di quel fagian? Pilastrino Lo voglio di mia mano
governare istasera: e imparerai
un modo onde potrai fare al messere
mangiarsi, un tratto, in cambio di lasagne,
i suoi stivali. Come torna, digli
che aspetti in casa; che avrò il negromante
stasera meco. Orgilla E tu vai, Pilastrino?
Che m’hai promesso? Pilastrino Nulla. Orgilla Ah sciagurato!
Tornaci pure a cena. O vecchio matto,
dove hai lasciato andare il tuo cervello?
dove è ’l tuo senno? Ho visto cento pazzi
da incatenar che non farian mai quello
che fai or tu in vecchiezza. Ma Dio voglia
che non sia qualche tratto di costoro
di mala sorte. Eparo! o Eparo! Eparo Ben? Orgilla Ben fostú mézzo, sciocco! Eparo Ben, madonna:
che ti manca? Orgilla Non altro se non quello
che hai tu e non ho io. Eparo Non so che m’av’i
che questi pagni frusti qui di nogona
ed una capannuccia a ca’ e l’asina