superba e altera che non par si degni
accettarmi per suo. Calonide Taci, figliuolo.
Or non vo’ dir piú in lá: che, se sapessi
gí’intrinsechi di lei, forse altrimenti
ti parrebbe col ver; che tutta notte
^ m’abbraccia e bascia e spesso ancor, se ’l giorno
non ci sei stato. In fine, ancora in sogno
ti chiama e piange e meco si lamenta
con dir che tu non l’ami; e ben talora
c’è che fare appagarla. Lucia Oh che bugie!
Non è giá vero. Calonide Cosí fosse manco
in tuo servigio come è da vantaggio
di quel ch’io dico. Ma ben sai che poi
non staria bene a lei essere ardita
e parlar come me. Ma sia pur certo
che d’affezion ti avanza. Filocrate Lucia, è vero? Lucia Che cosa? , Filocrate Quanto ha detto, qui, tua madre. Lucia Ha detto cose assai. Filocrate Non ti ricordi?
Che tu ami tanto me quant’amo io te.
Ma non lo credo. Lucia Tu non sei cristiano,
se tu credi si poco. E perché questo
non creder, si? Filocrate Perché vedrei gli effetti,
se cosí fosse. Or che rispondi a questo?
Non ti fare insegnar. Lucia Faccia mia scusa
la fanciullezza mia, che inver non so
darti risposta. Calonide E che vuoi che risponda?