Crisaulo Ho sempre da natura
avuto questo, che d’alcuna cosa
non mi son dilettato quanto avere
il mondo tutto e, se fosse possibile,
l’inferno amico. E quegli che altra via
tengono, essendo nobili di sangue
e di gran facultá, debbiam chiamargli
animai brutti. Avarizia malnata,
d’ogni altro mal radice! O pien d’inganni,
fraudi, ruine e morti, oro, tiranno
fatto di quello a cui ti fé’suggetto
chi tutto fé’! Come può tanto errore
fermarsi in noi? poi che veggiamo espresso
che chi piú n’ha piú stenta e manco gode.
Che noi fuggiamo? Pilastrino Ogni uom sa predicare;
e tanto piú di quel che poi non crede.
Certo è che Voxo è cosí maladetto
che alcuno esser non può mai, in fin che n’ha,
contento o riposato. Ma vorrei
veder pigliare, un tratto, a chi ’l cognosce
qualche rimedio. Crisaulo E questo è ’l colmo appunto
del nostro error: che lo veggiamo aperto;
né in alcun modo ne vogliamo uscire
o rimanerne. Pilastrino Tu non neghi, adunque,
essere in grande errore? Crisaulo Errore. Ah quanto
fora ’l meglio esser nato in vii capanne,
talora, e in boschi che ne l’alte case!
Chi noi pruova noi sa. Pilastrino Cosí sarebbe
piú felice ’l mio stato assai che ’l tuo;
che non mi truovo un soldo. Crisaulo Senza dubbio.