che non le vedrò giá sotto la tua,
subbio e telare, a mille opre d’aragna
ch’ivi tesse la muffa per vestirne
gli amici de l’aceto e del vin guasto.
Resta con Dio. So dir che sei persona
d’aver teco de’ topi e de le mosche
in compagnia. E da lor sei fuggito,
cosi sei largo! Girifalco Dch! non ti partire.
E dove, Pilastrino? Una parola
odi, se vuoi. Pilastrino Non giá da quello orecchio.
Di’: che ti manca? Girifalco Cavali la cappa.
Non odi, Orgilla? Vo’ che desni meco,
se non ti è grave. Orgilla Or che se l’ha cavata,
il briacon, mio danno, se ogni mese
non ci torna a veder. Parti governo,
questo, di casa? Mi morrei se, un tratto,
non gli pesto a mio modo quel mostaccio.
Mettiam pur fuor la frasca. Pilastrino Orsú, madonna!
Bisogna che abbi compassione un poco
al messere ancor tu, poi che tu vedi
come sta il poverin. Orgilla La mala pasqua,
e presso che non dissi, che vi venga
a tutt’e dui! Forse che non s’arrabbia
per casa, poi, di questa massarizia
e non rugnisce? Saria manco male
se spendesse o comprasse della robba, —
poi che vuol fare il grande. Pilastrino Oh! Di’ ben forte
che non v’è da mangiar; ma intanto cuoci
quello che c’è.