Odi barbare/Congedo
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Giosuè Carducci - Odi barbare (1877)
Congedo
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CONGEDO
A’ lor cantori diano i re fulgente
collana d’oro lungo il petto, i volghi
a’ lor giullari dian con roche strida
suono di mani.4
Premio del verso che animoso vola
da le memorie a l’avvenire, io chiedo
colma una coppa a l’amicizia e il riso
de la bellezza.8
Come ricordo d’un mattin d’aprile
puro è il sorriso de le belle, quando
l’età fugace chiudere s’affretta
il nono lustro;12
e tra i bicchier che l’amistade infiora
vola serena imagine la morte,
come a te sotto i platani d’Ilisso,
divo Platone.