Ode LIX

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Anacreonte - Odi (Antichità)
Traduzione dal greco di Francesco Saverio de' Rogati (1824)
Ode LIX
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AD UNA FANCIULLA INSOLENTE.


ODE LIX.


O giovane figlia
     Di Tracio destriero,
     Oblique le ciglia
     4Perchè volgi a me?
Crudel perchè parti?
     T’inganni se credi,
     Che in me per domarti
     8Valore non v’è.

Sai tu, che, s’io voglio,
     M’è facile impresa,
     In te quell’orgoglio
     12Col freno punir;
Le briglie del morso
     Stringendoti in giro,
     Poi farti nel corso
     16La meta sfuggir.

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Ne’ prati fioriti
     Or godi pascendo,
     E fai di nitriti
     20Le valli sonar.
Ma pur, non dispero
     Che alfin si ritrovi
     L’esperto scudiero,
     24Che t’abbia a domar.