Occhi, s'è ver ch'uom saggio
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Questo testo fa parte della raccolta Amori (Marino)
Occhi, s’è ver ch’uom saggio
le chiare luci pote
signoreggiar dele celesti rote,
a me perché non lice
5posseder voi, voi luminose e belle,
nate a un parto col sol, terrene stelle?
Astrologia felice,
se potessi, baciando un vostro raggio,
dirvi: "Più non vi temo infausti e rei:
10occhi, voi siete miei".