O tu Amor che m'hai fatto martire
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Questo testo fa parte della raccolta Rime (Cino da Pistoia)
O tu Amor che m’hai fatto martìre,
Per la tua fè, di languore e di pianto,
Dammi, per dio, della tua gioia alquanto,
Ch’io possa un poco del tuo ben sentire:
5E se ti piace pur lo mio languire,
Morir mi farà poi certo cotanto,
Facendomi tornar sotto l’ammanto
Ove poi piagnerò pene e gioire.
Uom che non vide mai ben nè sentìo
10Crede che ’l mal sia così naturale,
Però gli è più leggier: e così è ’l mio:
Quella è la via di conducermi a tale
Ch’i’ senta ’l mal secondo ch’egli è rio,
Provando ’l suo contrario quanto vale.