O tu, che per sentier torto e celato
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Questo testo fa parte della raccolta Paolo Zazzaroni
X
L’ARCA DI RE PIPINO
nella basilica di San Zeno in Verona
O tu, che per sentier torto e celato
scendi tra questa cava erma e romita,
sol per veder quaggiú d’urna fallita
un vedovo ricetto, un marmo alzato;
l’avel qui dentro al gran Pipin fu dato,
quando dal mondo al ciel fece salita;
ma quindi poi da mano ignota e ardita
fu con la spoglia il cenere furato.
Ora, di quello in vece, altro stupore
per ammirar di novo è qui rimaso,
d’un vivo fonte il rinascente umore.
Mira qui da vicin per entro al vaso
stemprarsi il sasso in limpido licore,
quasi pianga del furto il tristo caso.