O boschi, o selve, voi, che tante e tante
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III
O boschi, o selve, voi, che tante e tante
Volte ascoltaste i miei caldi sospiri,
E tu ruscel, che le pur’onde giri,
E le lagrime mie per queste piante;
5Voi dite voi, se più infelice amante
In quest’erme contrade oggi respiri,
E dite ancor se fra tanti martiri
Un cuor vedeste più del mio costante.
E ditelo a colei, che ognor si prende
10Giuoco delle mie pene, e che severa
Più col dispregio il mio desire accende.
Dite. Ma nò, che se la cruda, e fera
Ancor da voi il mio gran duolo intende,
Oh quanto più n’andrà superba, e altera?