Novellette ed esempi morali (Bernardino da Siena)/La via buona
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LA VIA BUONA
Sai che ti conviene fare, poiché tu hai tanto tempo fatto contra a Dio? La prima cosa che tu facci, non piú, non piú far male, e poi si vuole far bene. Piglia l’essemplo come colui che vuole andare a Roma, che sta costinci su in Camollía; che, volendo andare a Roma, si mette nella via, e vanne alla Porta Nuova per la dritta via che il condurrà a Roma. Non fare come molti altri che dicono: “Io voglio andare a Roma,” e vanno alla Porta a Camollía, e escono fuore, che va a contrario. E èglie detto: “E dove vai?” “Vo a Roma.” “Tu non vai bene.” Elli pure va via. Va a Fontebecci; va’ pur là: va a Fiorenza; va’ pur là. E essendoli detto poi: “Dove va’ tu?” risponde: “Io vorrei andare a Roma.” “O donde vieni?” “Vengo da Siena.” “O, tu hai errata la via: tu vai a contrario, cattivello; tu hai perduta tutta questa via.” E elli dice: “E come mi convien fare?” Ed elli dice: “Non andare piú in qua; fermati, e torna a dietro, e va’ ora a contrario.” E qui vedi che prima ti conviene fermare, e poi tornare a dietro, e venire per via che ti facci condúciare a Roma. Cosí voglio dire di colui che dice: “Io voglio andare a Dio,” e va per la via de’ peccati, la quale è contra Dio. Elli fa un pecato, poi un altro, poi l’altro; e quanti piú ne fa, piú si dilonga da Dio, e andando in questo modo, mai non andarà a Dio. E però ti dico: vuoi andare a Dio? — Sí — Fa’ che prima tu ti fermi; non andare piú per questa via; e poi che ti se’ fermo, or torna a dietro, figliuolo, e va’ per la via che ti conduciarà a vita eterna.