Novelle orientali/XI. Il Cieco ammogliato
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Gasparo Gozzi - Novelle orientali (1841)
XI. Il Cieco ammogliato
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XI.
Il Cieco ammogliato.
Un abitante ricchissimo di Tauris avea una figliuola, alla quale portava grande amore; ma ella era così contraffatta, che il padre suo solo potea comportarne la bruttezza. Volendo costui accasarla, immaginò di darla per moglie ad un cieco, sperando che non potendola vedere, non avrebbe avuta in dispregio la moglie. E nel vero Umer, che così avea nome il marito, visse in perfetta concordia con lei. Di là a poco tempo giunse a Tauris un famoso medico, il quale diceasi che avea renduta la vista ad infinite persone. Venendo perciò stimolato il suocero, condurvi il genero: Oh, questo non farò già io, rispose: s’egli restituisce la vista al genero mio, il genero mio mi rimanderebbe subito la figliuola a casa.