Non volontá, ma omo fa ragione

Meo Abbracciavacca

Guido Zaccagnini/Amos Parducci XIII secolo Indice:Rimatori siculo-toscani del Dugento.djvu Duecento Non volontá, ma omo fa ragione Intestazione 15 luglio 2020 75% Da definire

Questo testo fa parte della raccolta Rimatori siculo-toscani del Dugento

[p. 13 modifica]

V

A Bindo d’Alessio Donati

Rimprovera l’amico d’essersi perduto in vizi carnali.

Amico Bindo, Meo Abracciavacca ciò che piú ti sia bono.

L’amistá fredda, celata d’amici lungiament’è veduta: però convene ad essa socorso di parole, almeno visitazione. Unde pesamevi non poco non di tuo stato inteso per te alcuna cosa, e ponderosa via piú mi grava odita quasi di pubrica voce non bene aconcia in tuo pregio. Di che bono comincio torna, per sentenzia di troppo avacciata natura, lá dove pregio montato avalla, poi suo podere noi sostene. Di che fora minore assai male no aver cominciato che partir di bono comincio. Ché rasa scrittura di carta peggio poi loco si scrive, e cosí pregio istinto nel core peggio ralluma. Ahi come pare laido ditto, dicendo: — Quei fu giá bono! — Ahi, carnal desiderio, quanti nobili e grandi hai nabissati! Porsi sembrati scusa s’avete vinto? No, ma defensione piú laude porta. Onne operazione vòle misura, e fòr d’essa vizio si trova; e quanto meno ende fori, meno bave vizio podere. Donque, se misurare omo non puote volontá carnale, apressi [p. 14 modifica]quanto potè a misora. E se mi dici: — Gioventute forte m’asaglie, — dico: — Difendi con ragion vecchia c’hai. — Ché gioventude s’intende in due modi: quanto al tempo e quanto in costumi. E, se ragione loco resistere non potè, fuggi, ché fuggire s’intende prodezza, lá dove convene.

Se pronto ti pare mio detto, reputane d’ira furore; e, se ti piace, mi scrive quello che la tua coscienza giudica di te dirittamente, e al sonetto di sotto risponde con paraule e con operazione.


     Non volontá, ma omo fa ragione,
perché soverchia vantaggiando fèra;
e qual sommette a voglia operazione,
torna di sotto, lá dove sopr’era.
     5Perciò chi have saggia oppinione,
porta dinanzi di ragion mainera,
e di sé dritta d’om fa elezione,
unde li surge poi di gioi’ lumera.
     E dunque, amico, c’hai d’omo figura
10razional, potente, bono e saggio,
come ti sottopon vizio carnale?
     Pensa per che è l’umana natura,
che di tutti animai sovr’ha barnaggio:
non vorrai, credo, poi vita bestiale.