Non fuggir, vago augello, affrena il volo
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Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse
N
ON fuggir, vago augello, affrena il volo,Ch’io non tendo a’ tuoi danni o visco o rete;
Chè, se a me libertà cerco e quiete,
4Por te non deggio in servitute e in duolo.
Ben io fuggo a ragion nemico stuolo
Di gravi cure in queste ombre secrete,
Ove, sol per goder sicure e liete
8Poche ore teco, a la citta m’involo.
Qui più sereno è il ciel, più l’aria pura,
Più dolci l’acque, e, più cortese e bella,
11L’alte ricchezze sue scopre Natura.
O mente umana, al proprio ben rubella,
Vede tanta sua pace e non la cura,
14E stima porto ov’ha flutto e procella!