Pietro Cimatti

1980 Letteratura letteratura Noi veli Intestazione 6 settembre 2009 25% Letteratura

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Gli Dei sono remoti. Non c’è un verso,
un relitto di sillabe che additi,
non il segreto, anticamente perso,
ma la soglia, impossibile,
murata.

Gli Dei tolgono più a chi hanno amato.

19

Cent’anni dopo venne qui, aprì al foglio,
e questi versi (ancora così attesi
da me) vide, eccezione nel trifoglio,
e li colse come io solo li intesi,

alla memoria di un giorno di sole,
ignaro (anch’io lo sono) dell’immensa
notte trascorsa – e i versi che parole
non hanno per nessuno, che non pensano a

chi scrive, eppure accorsero sul foglio
(ecco, affollano già, le inattese
sillabe che, eccezione nel trifoglio,
cent’anni dopo sono ancora intese):

sconosciuto le porgo a sconosciuto,
oltre l’immensa notte – ed è perduto.

20

Il corpo parla: che dovrai morire.
non dice a te: che non lo puoi sentire.
Al corpo dici: ancora non morire.
Non sa che parli: non ti può sentire.

E la notizia corre il corpo, appare
ai video della mente: non tentare
niente contro di me, detta. E scompare.