Noi veli
Questo testo è incompleto. |
14
Gli Dei sono remoti. Non c’è un verso,
un relitto di sillabe che additi,
non il segreto, anticamente perso,
ma la soglia, impossibile,
murata.
Gli Dei tolgono più a chi hanno amato.
19
Cent’anni dopo venne qui, aprì al foglio,
e questi versi (ancora così attesi
da me) vide, eccezione nel trifoglio,
e li colse come io solo li intesi,
alla memoria di un giorno di sole,
ignaro (anch’io lo sono) dell’immensa
notte trascorsa – e i versi che parole
non hanno per nessuno, che non pensano a
chi scrive, eppure accorsero sul foglio
(ecco, affollano già, le inattese
sillabe che, eccezione nel trifoglio,
cent’anni dopo sono ancora intese):
sconosciuto le porgo a sconosciuto,
oltre l’immensa notte – ed è perduto.
20
Il corpo parla: che dovrai morire.
non dice a te: che non lo puoi sentire.
Al corpo dici: ancora non morire.
Non sa che parli: non ti può sentire.
E la notizia corre il corpo, appare
ai video della mente: non tentare
niente contro di me, detta. E scompare.