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Giovanni Pascoli - Myricae (1891)
Tristezze - La siepe
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V
Qualche bacca sui nudi ramicelli
del biancospino trema nel viale
gelido: il suol rintrona, andando, quale
4per tardi passi il marmo degli avelli.
Le pasce il piccol re, re degli uccelli,
ed altra gente piccola e vocale.
S’odono a sera lievi frulli d’ale,
8via, quando giunge un volo di monelli.
Anch’io; ricordo, ma passò stagione;
quelle bacche a gli uccelli della frasca
11invidïavo, e le purpuree more;
e l’ala, i cieli, i boschi, la canzone:
i boschi antichi, ove una foglia casca,
14muta, per ogni battito di cuore.