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Giovanni Pascoli - Myricae (1891)
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II
Sono più di trent’anni e, di queste ore,
mamma, tu con dolor m’hai partorito;
ed il mio nuovo piccolo vagito
4t’addolorava più del tuo dolore.
Poi tra il dolore sempre ed il timore,
o dolce madre, m’hai di te nutrito:
e quando fui del corpo tuo vestito,
8quand’ebbi nel mio cuor tutto il tuo cuore;
allor sei morta; e son vent’anni: un giorno!
e già gli occhi materni io penso a vuoto;
11e il caro viso già mi si scolora;
mamma, e più non ti so. Ma nel soggiorno
freddo de’ morti, nel tuo sogno immoto,
14tu m’accarezzi i riccioli d’allora.
- 31 di dicembre 1889.