Myricae/Finestra illuminata/Sogno d'ombra
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Giovanni Pascoli - Myricae (1891)
Finestra illuminata - Sogno d'ombra
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VII
Rantolo d’avo, rantolo d’infante.
Par l’uno il cigolìo d’un abbaino
3a cui percuota l’aquilone errante:
l’altro è come a fior d’acqua un improvviso
vanir di bolla, donde un cerchiolino
6s’apre ogni volta e scivola nel viso.
Vissero. Quanto? le pupille fisse
chiedono. Uno la gente di sua gente
vide; l’altro, non sè. Ma l’uno visse
10quello che l’altro: un sogno d’ombra, un niente.