Moro, Amici, tradito; e il mio morire
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Francesco Maria Deconti
IV
Moro, Amici, tradito; e il mio morire
Prolungar più co’ voti in van bramate:
Piuttosto a vendicarmi arda il desìre,
e pur me, più che la mia sorte, amate.
5Consorte, io moro; ah! se un’invitto ardire
Meco ti trasse alle vittorie usate,
Ora apprendi da me forte a soffrire
Il cangiato tenor di stelle irate.
Figli, a voi lascio nel fatal momento
10Unica eredità del viver mio
L’onorata memoria, e vò contento.
Germanico sì disse, e non languìo,
Allor che dal più fiero tradimento
Non so, se vinto, o vincitor, morìo.